Il valore della cremazione in armonia con la natura e con lo spirito
Affrontiamo il grave problema del sovraffollamento dei cimiteri e la sua soluzione: la cremazione.
Sin dall inizio l uomo ha affrontato, in modi diversi, il problema della sepoltura dei morti.
Nel Medioevo, i cadaveri venivano sepolti nelle chiese o nelle loro adiacenze, vicino alle case e nei pressi delle città.
All inizio del diciottesimo secolo, a causa della crescita della popolazione, le sepolture aumentarono notevolmente e, di conseguenza, il loro miasma divenne ripugnante.
Per evitare che i corpi trasmettessero le loro esalazioni alle città, si cominciò a seppellire i cadaveri lontano dal perimetro cittadino, cercando di isolare i corpi, anche se mai perfettamente, isolandoli in appositi monumenti a tenuta d aria.
Ai giorni nostri si sta assistendo alla crescita abnorme dei cimiteri. Oggi più che mai il problema della sepoltura è divenuto allarmante, sia per le sue implicazioni igienico-sanitarie, sia per la mancanza di spazi.
Sembra a questo punto necessario parlare in modo positivo di un rito funebre “nobile e antico”: la cremazione dei cadaveri. Una grande diffusione di tale metodo, in primo luogo, migliorerebbe l igiene dei pozzi, delle falde acquifere e del terreno agricolo.
In secondo luogo, eliminerebbe il problema delle esalazioni nocive provenienti dalle tombe e fermerebbe l allargamento dei cimiteri (tali spazi potrebbero essere dedicati a ben più salutari scopi quali aree verdi, parchi pubblici, etc.).
Inoltre, si ridurrebbe la possibilità di speculare sulla morte da parte di persone senza scrupoli, frenando altresì ambizioni sbagliate, quali la costruzione di sfarzosi monumenti funebri, che, oltre ad occupare molto più spazio del necessario,costano svariati milioni
(denaro che potrebbe, invece, essere donato a gruppi umanitari, per attività culturali e sociali). I moderni sistemi di cremazione rappresentano un metodo estremamente pulito ed ecologico; infatti, i gas provenienti dalla cremazione della salma sono condotti al camino del forno in appositi tubi in cui si combinano a delle correnti d aria, per giungere all orifizio superiore completamente bruciati.
Quindi, né fumo o odori, né il minimo residuo organico o batteri e virus, possono sfuggire all azione purificatrice del fuoco del crematoio. La purificazione così ottenuta risulta a vantaggio della natura e della collettività.
Se si ricorrerà con maggior frequenza alla cremazione si ridurrà, fino quasi all eliminazione, la commistione al suolo di molte tare ereditarie dell umanità.
Queste sono presenti soprattutto a causa della sepoltura di milioni di cadaveri, per millenni.
La pratica della cremazione si potrebbe diffondere anche tra i cattolici. Fino ad alcuni decenni fa il mondo cattolico non aveva scelta fra inumazione e cremazione;
difatti la Chiesa proibiva quest ultima. Il 5 luglio 1963, però, il pontefice Paolo VI ha approvato l istruzione del Sant Officio che afferma: L’abbruciamento del cadavere, come non tocca l anima e non impedisce all onnipotenza divina di ricostruire il corpo, non è contraria alla religione cristiana”.
Perciò i cattolici sono liberi di scegliere fra inumazione e cremazione. Da interviste fatte, risulta che molte persone pur sensibili alla cremazione, inconsciamente ed emotivamente avvertono un rifiuto per la distruzione del corpo ed il suo ridursi in cenere.
Ma ridursi in cenere è destino di tutti i corpi. La cremazione vi perviene in pochi minuti; l inumazione in centinaia d anni, tramite inesorabili processi degenerativi, di cui si tace.
Uomo o donna, giovane o vecchio, ognuno deve disporre le sue volontà per il dopo morte: sulle cose morali e materiali, ed anche sulla sepoltura.
Infine, vogliamo ricordare che la cremazione è un servizio pubblico, gratuito e a carico del comune di appartenenza; l unica incombenza economica riguarda solo il trasporto e l eventuale onoranza funebre che lo precede.