Jalal–ud-Din Rumi, uno dei più grandi umanisti, filosofi e poeti appartenente all’umanità intera

Gli insegnamenti spirituali del grande poeta mistico persiano.
di Giuliana Colella
In un convegno intitolato “Il Mandir della pace: Il Tempio dell’Uno” non poteva mancare l’attenzione alla figura straordinaria di Jalal ad-Din Rumi, la cui opera è un naturale ponte tra Oriente e Occidente, e le loro diverse culture.

Nel XIII secolo, in uno dei periodi più drammatici della storia, nasce in oriente, il grande poeta mistico persiano Rumi, fondatore dell’ordine sufi dei dervisci rotanti. Ad otto secoli di distanza la sua opera conserva ancor oggi modernità e forza evocativa. Egli trascende ogni cultura e ogni tempo per la profondità della sua intuizione e dona a chi lo legge la certezza d’esser nato per sperimentare la gioia e la pienezza del cuore non solo dopo la morte nei mondi celesti, ma anche qui durante la vita terrena.

Rumi scrive per aiutare gli uomini, indipendentemente dal loro credo religioso a trovare la via dell’unità e dell’amore . Indica un cammino che porta a scoprire in se stessi la fonte della felicità e della gioia. Gode di altissima considerazione ed è ritenuto non solo un poeta, ma un profeta e un santo. Per molti musulmani è un nuovo Maometto, per molti cristiani un nuovo Gesù, per molti ebrei un nuovo Mosè.

Nelle linee essenziali, il messaggio di Rumi può essere assimilato a quello di San Francesco e Dante, suoi contemporanei, ma si rilevano affinità anche con il pensiero di Pitagora, Socrate e Platone, nonché con quello di Einstein e Jung.

Per Rumi l’amore è l’essenza di tutte le cose. Noi siamo Anime create da Dio per amore. La verità risiede nel cuore di ogni uomo perché Dio lo abita. Egli è presente in ogni creatura, come in tutto l’universo. L’universo è in realtà Dio stesso. L’universo risponde ai nostri interrogativi e, se impariamo il suo linguaggio, riceviamo risposte alle nostre domande e conosciamo le leggi da cui è regolato che sono le stesse della musica e dei numeri. Ciò ci permette di affrontare le sfide della vita e di realizzare i sogni della nostra anima.
Per connetterci con il Tutto, Rumi suggerisce il canto e la danza. In particolare il canto dei nomi sacri di Dio. Tra questi l’antico e segreto Suono HU, conosciuto dai sufi e dai mistici di diverse tradizioni religiose. Dotato di un immenso potere spirituale, costituisce un canto d’amore per Dio, ma è anche la manifestazione dell’amore divino verso la creazione.

RUMI Dialogo con l’universo .

Note biografiche-Il 2007 è stato dichiarato dall’UNESCO anno internazionale di Rumi, presentato al mondo come “uno dei più grandi umanisti, filosofi e poeti appartenente all’umanità intera”. A molti è caro soprattutto per il suo essere poeta e mistico.

Che valore ha Rumi per chi vive nella nostra società e quale interesse può egli suscitare nell’uomo d’oggi? Qualche citazione e poche notizie storiche permetteranno al lettore di verificarne la risonanza nel proprio cuore.Sono trascorsi esattamente 800 anni dalla sua nascita, avvenuta il 30 settembre 1207 a Balkh nella provincia del Khorasan (attuale Afghanistan) e morto a Konya in Anatolia (Turkia) il 17 dicembre 1273.

L’epitaffio da lui stesso scritto per la propria tomba recita:
“Il re del pensiero senza turbamenti
se n’è andato danzando
verso l’altro paese,
il paese della Luce”

“Fratello, se vieni a visitare la mia tomba,
non ti dimenticare della tua bara.
Non è giusto addolorarsi per l’unione con Dio.
Dopo la mia morte non cercate
la mia tomba sulla terra:
la mia tomba è nel cuore di coloro che sanno”.

Jalal–ud-Din Rumi, (il cui nome popolare è Mevlana) dedicò la propria vita a fare di sé “un vero essere umano” e a trasmettere agli altri le proprie comprensioni attraverso l’insegnamento diretto e i suoi numerosi scritti, in prosa e versi, capaci di parlare alla mente e al cuore di ognuno.

Egli è un Maestro spirituale, nell’accezione più ampia del termine, capace di incoraggiare ognuno – non importa quale sia la religione di appartenenza- a scavare dentro di sé per giungere ad assaporare nella vita che ci è data da vivere su questa terra, spazi di libertà, di appagamento, oltre che di gioia e felicità.

Rumi è anche il filosofo che sa parlare alla mente razionale, oltre che il poeta che sa comunicare le proprie esperienze mistiche. Fondò anche l’ordine Mevlevi, noto in occidente come l’ordine dei ‘dervisci danzanti’. Essi sono noti per la capacità di esprimere la loro spiritualità nella Samâ (in turco: Semâ), cerimonia ritualizzata che “può indurre stati di grazia e di estasi, o portare a disvelamenti spirituali”.

E’ stata recentemente pubblicata in italiano la sua principale opera in prosa Fihi-ma-fihi, con il titolo Il Libro delle profondità interiori (Luni editrice): ecco qui di seguito alcuni passaggi.
Sul rapporto tra mondo manifesto e non manifesto, scrive:
“Dio l’Altissimo ha composto l’animalità e l’umanità affinché tutt’e due si manifestino. . La definizione di una cosa senza il suo contrario è impossibile. Solo dio l’Altissimo non ha contrari. Egli ha detto: . Ha creato questo mondo che proviene dalle tenebre affinché apparisse la sua luce.”

Su l’arrendersi al Divino, Jalal–ud-Din Rumi dice:
“Davanti a Dio due ‘Io’ non hanno posto. Tu dici ‘io e anch’egli dice ‘Io’; o muori tu davanti a Lui, oppure è Lui che dovrà morire davanti a te, affinché ogni dualità scompaia. Ma né oggettivamente né soggettivamente egli può morire. Perché . Ha tanta grazia che se Gli fosse possibile morire morirebbe per te, in modo da abolire la dualità. Dal momento che la Sua morte è impossibile, muori tu, affinché egli si manifesti in te e la dualità sia eliminata”.

Su le relazioni:
“Se scopri un difetto in tuo fratello, devi sapere che tale difetto esiste in te stesso. …elimina il difetto che ti ferisce: in realtà tu sei ferito da te stesso. ..Tutti i difetti : la prepotenza, l’odio, la gelosia, la bramosia, l’assenza di pietà, l’orgoglio, se esistono in te non ti feriscono, ma quando li scopri negli altri, ti spaventi e ne sei ferito.”

Ed ecco qualche poesia tratta dall’opera lirica Diwan-e-Shams-e Tabriz:

ESSERE UMANO
Io
Tu
Lui
Lei
Noi…
Nel giardino dei mistici
innamorati, queste
non sono
vere
distinzioni.

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Ecco come vorrei dissolvermi
nel mio amore per te:
come una nuvola
nella luce del sole
Non attendere
ancora.
Immergiti nell’oceano.
Affidati
e lascia che il mare
sia te.

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Questo essere umano è un piccolo albergo.
Ogni giorno un nuovo arrivo:
una gioia, una depressione, una meschinità.
Qualche momentanea consapevolezza giunge
come un visitatore inaspettato.
Dà il benvenuto e intrattiene tutti gli altri
anche se essi sono una folla di dispiaceri,
che violentemente scuotono la casa
vuota dei suoi arredi.
Malgrado tutto onora ogni ospite,
la consapevolezza può mettere ordine
e creare spazio
per qualche nuova delizia.
Il pensiero cupo, la vergogna, la malizia
si incontrano alla porta ridendo
e li invita ad entrare.
Sii grato verso chiunque arrivi,
perché ognuno è stato inviato
come una guida dall’aldilà
RUMI Dialogo con l’universo

.

shantij

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