Quando la Pace diventa verde -Blog di M. Gabriella Lavorgna
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Molte epoche nella storia del nostro Pianeta hanno attraversato momenti di grande crisi, ma i problemi attuali sono forse più complessi e che sembrano addirittura mettere in pericolo il futuro dell’Umanità inducono a una riflessione su alcun fenomeni in atto e sulla possibilità di orientarsi verso strategie per ritrovare sicurezze, fiducia, ideali nobili, miglioramenti nelle relazioni umane. Una riflessione sulla parola Ecologia (il termine deriva dal greco oikos, casa, e logos discorso)che è una scienza vera e propria e che studia le relazioni fra gli organismi viventi (animali, vegetali, funghi e batteri) e il loro ambiente evidenzia come il Rapporto Uomo-Natura –Ambiente-sia strettamente correlato e come il comportamento del primo influenzi lo spazio dove lui vive. Una riflessione di maturazione sia individuale che collettiva, per determinare i nuovi orizzonti atti a risvegliare la consapevolezza dei veri valori ,quali il rispetto e l’Amore verso ogni forma di vita, va fatta ponendo al centro dell’attenzione il valore di una ‘’fratellanza universale’’ , rispecchiando il messaggio di Francesco D’Assisi nel suo cantico ‘’Con tutte le creature ‘’ , ed il messaggio cristiano ‘’Ut unum sint’’, come monito di raggiungimento della Pace con tutti gli Esseri Umani e prima ancora con se stessi .’’Una Ecologia intesa come strategia di una Pace feconda, rivolta all’individuo stesso che prenda in carico la dignità sacerdotale non solo di “custode” ma di artista del mondo .D’altra parte vuole attestare come ogni ideologia, che confondendo insieme il religioso e il politico, intende proporre i propri dati letterari (siano essi “sacri”) non solo come unità “discrete” capace di suggerire infiniti sensi, ma addirittura come codice civile, esecutivo, ecc. priva l’uomo d’ogni dignità.’’(citazione tratta dalla relazione di Padre Christian Pagano , teologo , scrittore delle Edizioni Paoline, al meeting del Mandir della Pace ad Assisi ). Per favorire una presa di coscienza delle cause profonde della distruzione progressiva della biosfera e di quanto abbia contribuito a determinare la disarmonia nella vita umana ,occorre propagare una filosofia Eco-spirituale che inserisca l’Essere umano nell’Universo nella sua centralita’, al di là delle barriere religiose e sociali, suscitando l’adesione a uno sviluppo diverso che rechi speranza ad ogni Essere umano, in tutti gli aspetti della sua vita , dove ciascuno possa contribuire con la sua forza creatrice. La battaglia ecologica e la battaglia per la Pace vanno dunque insieme. Esse suppongono non solo un ecumenismo religioso, fondato su temi e urgenze comuni, ma in un certo modo un patto di non-interferenza del religioso nel politico e viceversa. E’ la sola maniera di salvare l’uno e l’altra, l’uno a servizio dell’altro, evitando la guerra (che implica sempre la confusione dei due) proprio per rendere gli uomini disponibili per altre battaglie, divenute urgenti. Questo non intervento non significa l’otium dei Romani, ma lo studium, e cioè uno sforzo inteso a raggiungere quegli obiettivi che anche per le generazioni future, possono contribuire a dare senso al mondo, salvandolo dalla degradazione universale. Assistiamo continuamente a tale degrado e il non rispetto per la natura rappresenta una seria minaccia per la nostra sopravvivenza sul pianeta per le future generazioni. Il lavoro dell’educazione ai bambini in eta’ scolare deve andare di pari passo con le politiche ambientali sostenute dagli adulti. Nel post terremoto di Amatrice ho raccolto l’espressione di un agricoltore che si lamentava di essere stato lasciato solo con i suoi animali e costernato raccoglieva le sue forze per proteggere il bestiame. Dico che quest’uomo è un vero Costruttore di pace con il cuore verde. Colui che rimane dopo la morte e il dolore a custodire la natura merita considerazione e protezione. Forse gli animali sono meno importanti delle persone? Per fare un esempio, praticare i valori umani, significa per noi rispettare L’AMBIENTE e le risorse naturali, non sprecare l’energia, non eccedere in comportamenti inquinanti non necessari, integrare la nostra educazione al senso di rispetto e gratitudine verso l’ambiente, educarci ed istruirci dallo Spirito alla Natura. L’ambiente e le sue problematiche ,i cambiamenti climatici che affliggono l’intero pianeta e la deforestazione che avviene a migliaia di chilometri da casa nostra è realmente un nostro problema. Dobbiamo puntare a utilizzare energie rinnovabili, ossia quelle generate da fonti il cui utilizzo non pregiudica le risorse naturali per le generazioni future. Riteniamo indispensabile sostenere e valorizzare l’applicazione dei validi progetti finalizzati all’utilizzo di fonti rinnovabili. Se la politica energetica nazionale saprà muoversi nella giusta direzione, oltre a risolvere problematiche strutturali, potrebbero aprirsi opportunità di sviluppo sostenibile. Appare auspicabile la creazione di un Ministero per l’ Energia con il compito di coordinare e promuovere il processo di transizione. Devono essere favorite tutte quelle realtà che riducano l’inquinamento e promuovano uno sviluppo alternativo. Purtroppo la crescita esponenziale della popolazione, l’immensa richiesta di energia, il rilascio di sostanze tossiche hanno compromesso la casa dove abitiamo, modificato la composizione dell’atmosfera, le grandi deforestazioni, mettendo in serio pericolo la Pace anche lì dove apparentemente non esiste il conflitto.
Maria Gabriella Lavorgna Pres.Fondazione no profit ‘’Il Mandir della Pace’’
Info:www.shantimandir.eu