-Benessere- Spiritualita’-Medicina olistica-Blog di M. Gabriella Lavorgna
La spiritualità risulta essere una dimensione essenziale dell’essere umano in quanto collega tutte le altre dimensioni (fisica, psichica e sociale). Inoltre, la spiritualità ha un ruolo di coordinamento di tutte queste dimensioni umane finalizzato al raggiungimento dell’autorealizzazione che si può manifestare maggiormente nelle esperienze di sofferenza, come durante situazioni patologiche sia fisiche sia psicologiche. La dimensione spirituale quindi risulta essere non solo una dimensione complementare alle altre dimensioni umane, bensì potrebbe interagire con esse nel determinare sintomi psicosomatici, reazioni psicologiche e relazioni sociali. L’esperienza della sofferenza e del dolore provocata da una malattia, più o meno grave, potrebbe determinare nella persona un turbamento della dimensione spirituale. Nel dettaglio, la sofferenza spirituale, secondo Chochinov, si manifesterebbe nella persona malata attraverso le altre dimensioni che la compongono: fisica (es. dolore refrattario), psicologica (es. ansia, depressione, disperazione) e sociale (es. disfacimento dei rapporti umani). Tuttavia, la sofferenza spirituale non sarebbe riconoscibile solo dai sintomi, bensì sarebbe una combinazione tra i sintomi summenzionati e i comportamenti caratteristici. Possiamo quindi affermare che il concetto di spiritualità è sempre presente ogni volta che si fa riferimento ad uno stato patologico o semplicemente ad un disagio fisico o psicologico. Lo stato di salute non vuol dire solo assenza di patologie ma bensì un benessere e una salute fisica, psicologica e familiare. In questo modo, in caso di patologie, quello che viene trattato non sono solamente i sintomi evidenti ma l’intero individuo considerato non più solamente come paziente ma come paziente-persona. In questo caso il paziente-persona viene considerato nella sua interezza individuando nell’organismo la capacità di auto-guarigione. L’ organismo quindi una volta posto nelle condizioni di potere guarire è capace di riequilibrare il proprio corpo e il proprio spirito alla ricerca di uno stato di equilibrio. L’organismo una volta ripristinato l’equilibrio ottimale sarà in grado di riacquistare la corretta energia ottenendo un miglioramento evidente del suo stato di salute.
il grande potere magico della medicina Olistica del Dr. Claudio Pagliara medico, oncologo, autore del libro ‘La via della guarigione .’’Nella medicina olistica è custodito il segreto per la guarigione di ogni malattia, compreso il cancro . La natura ha la risposta per tutto ed ha già la soluzione ad ogni nostro problema od a qualsiasi nostra malattia. Bisogna solo saper porre le giuste domande. Se attualmente molte malattie non sono state sconfitte è solo perché il mondo scientifico, culturale e politico prevalenti, non ha posto le giuste domande .Non ha cercato nella direzione giusta. Sono ormai maturi i tempi per rifondare la scienza medica, partendo dalla medicina olistica, al fine di renderla contemporaneamente molto più potente, efficace ed umana. Per alcuni può sembrare strano, ma la medicina olistica conferma che una maggiore efficacia ed efficienza della medicina passa attraverso una sua maggiore umanizzazione. Ciò che attualmente appare impossibile ottenere sul fronte dei risultati nella lotta a diverse malattie, con la medicina olistica diventerà possibile. Nel futuro si svilupperà solo la medicina Olistica .La medicina olistica è quella medicina che si pone esplicitamente l’obiettivo di curare contemporaneamente sia l’uomo, nella sua globalità psico-fisica – sociale -spirituale e sessuale, sia il suo ambiente, materiale ed immateriale, di vita e di lavoro. La vera ed unica discriminante sono e devono essere il metodo scientifico e, soprattutto, i risultati. Le malattie guariscono? In che percentuale? La qualità e la durata della vita migliorano? La visione dell’essere umano è cambiata notevolmente nella storia ed è, ancora attualmente, diversa nelle varie sub-culture della nostra società. C’è chi vede nell’uomo esclusivamente la sua dimensione biologica, e, quindi, vede l’essere umano come una perfetta macchina biologica, per cui ogni malattia, comprese le malattie psichiche, ha una origine biologica. Attualmente questa visione meccanicistica-riduzionistica è ancora prevalente nella medicina tradizionale, si cerca la lesione biochimica correlata a ciascuna diversa malattia. La convinzione di base è che all’origine di ogni malattia vi deve essere sempre una specifica lesione biochimica. La conseguenza logica è che per ogni malattia è possibile sempre trovare una specifica molecola, quindi un determinato farmaco, per il trattamento della lesione biochimica compromessa. ogni malattia o disagio può di conseguenza essere curato con dei farmaci. Bisogna curare la parte organica per curare ogni forma di malessere. Non è un caso che c’è chi cerca anche la pillola della felicità. Il potere straordinario della medicina olistica: la via della guarigione. C’è, invece, chi vede l’uomo soprattutto nella sua dimensione psichica, per cui all’origine di ogni malattia, non solo psichica ma anche organica, come per esempio un tumore, vi è sempre una qualche causa psicologica: traumi psicologici, stati d’animo patologici, etc. La soluzione a tutto è, quindi, sempre e solo di tipo psichico e/o psicoterapeutico. Bisogna curare la mente per curare l’uomo e la sua malattia. C’è, inoltre, chi vede nell’uomo soprattutto la dimensione sociale, per cui all’origine di ogni malattia vi è una disfunzione sociale, una patologia della società, per cui per curare l’uomo è necessario modificare la società malata. La malattia del singolo è solo il sottoprodotto inevitabile della malattia della società, in cui il singolo vive e lavora. Sono i teorizzatori della rivoluzione sociale. La malattia colpisce prima la società e solo poi l’uomo. Bisogna curare la società per curare l’uomo. Ognuno di questi diversi modi di vedere l’uomo coglie una parte della verità, perchè ogni essere umano ha in realtà, contemporaneamente, tutte e tre le dimensioni viste: biologica, psicologica e sociale. Si tratta di una unità inscindibile in cui è impossibile separare le varie componenti. Questa distinzione tridimensionale si può fare solo a livello teorico, per cercare di capire la specificità incredibile e meravigliosa di ciascun essere umano. In realtà esiste anche una dimensione spirituale ed una dimensione sessuale, che sono particolarmente importanti, e che abbracciano tutte e tre le dimensioni analizzate. Quando parlo delle tre dimensioni mi riferisco implicitamente anche alla dimensione spirituale e sessuale. Quindi all’origine di ogni malattia sono sempre coinvolte tutte e tre le dimensioni, sebbene in grado diverso a seconda del singolo caso. La soluzione, anche quella terapeutica, va pertanto sempre cercata agendo su tutti e tre i fronti. Questo semplice concetto sembra quasi scontato e naturale, eppure la sua accettazione comporterebbe una vera rivoluzione nella prevenzione, diagnosi, prognosi e cura di ogni malattia. Ogni malattia è di origine multifattoriale, con una radice nella dimensione biologica, nella dimensione psicologica , nella dimensione sociale e nel suo ambiente di vita e di lavoro, di conseguenza per essere più efficace anche la cura deve essere multifattoriale.