La vita sulla Terra e le dimensioni materiali e spirituali dei suoi ospiti- Relazione di Sergio Bovini Revoyera
L’ORIENTE INCONTRA L’OCCIDENTE Meeting per una nuova civiltà di pace Assisi 6 Settembre 2008 :
Tavola rotonda :Minaccia planetaria d’inquinamento delle risorse di prima necessità per la sopravvivenza delle specie terrestri
La vita sulla Terra e le dimensioni materiali e spirituali dei suoi ospiti Relazione di Sergio Revoyera Come sopravvivere all’inquinamento non può essere considerato un “problema tecnico” da risolvere a livello congressuale con esperti e politici predisposti a soluzioni di lunga scadenza, perché i disastri ambientali sono il risultato di cause sottaciute o ignorate dagli stessi relatori. Le cause del degrado ambientale sono molteplici e riguardano l’evoluzione della società e delle etnie nel loro complesso: popoli con storia e tradizioni diverse da continente a continente, da regione a regione, in relazione agli eventi che nel corso dei secoli hanno determinato le loro caratteristiche fondamentali. Questi insiemi di tradizioni, a volte osmotici, sono stati patrimonio sommario delle moltitudini prive di cultura, orientate dai poteri costituiti e dalle minoranze culturali e religiose. E’ sorprendente la sopravvivenza e la memoria di forme di libertà spirituale e di autonomia intellettuale che i profeti hanno consegnato alla storia al dilà delle convenzioni e delle imposizioni. Questa linea sottile fra cielo e terra, delicato percorso della spiritualità umana e animale, potrebbe essere oggi recisa dallo sviluppo tecnologico e industriale senza che l’immaginario collettivo possa averne consapevolezza precisa. La concretezza dei rischi planetari da inquinamento si è delineata solo negli ultimi cento anni con rapidità esponenziale, in un’epoca di guerre e genocidi dove l’unica vera globalizzazione si è realizzata e continua ad essere realizzata come cancellazione di etnie umane ed estinzione di specie animali. Nella realtà quotidiana della vita e della sopravvivenza persistono spinte emotive e predatorie già presenti nella specie umana e nelle altre specie senzienti animali da tempi valutati nell’ordine di milioni di anni: la gerarchia sociale e la burocrazia, l’atteggiamento esibitorio e il privilegio di casta, l’accumulazione dei beni e la delimitazione degli spazi in esclusiva, l’esibizione e l’impositività nelle attività sportive, militari e repressive. Sia dunque benvenuta a Torchiagina l’aria fresca della modestia, della fratellanza e della mitezza dei profeti come Francesco, che con il sacrificio e la speranza perforano le barriere dell’oblio e dell’indifferenza attraverso i secoli.