Milano 17/18 giugno 2008 – Palasesto: Incontro Gregg Braden – Bruce Lipton
Relazione di Gabriella Lavorgna – Pres. Fondazione “Il Mandir della Pace: il tempio dell’Uno” Onlus
Una grande partecipazione di circa 1000 persone ha determinato, con un rinnovato successo, l’evento a Milano del 17/18 giugno u.s. nel quale è stato protagonista Gregg Braden, scienziato americano, autore di vari libri quali “il Codice della Vita“, “La scienza perduta della preghiera“, “l’Effetto Isaia” e saggi come “Risvegliarsi al punto zero” e “Camminare tra i mondi”, precursore nel coniugare le scoperte scientifiche della società contemporanea con la saggezza di antichi maestri spirituali, riportando alla ”memoria” testi sacri segreti o perduti nel corso della storia, descritti nel suo libro ”La Matrix divina”, nonché divulgatore delle tematiche relative, tramite numerosissime conferenze internazionali, al fine di risvegliare la consapevolezza per lo sviluppo di una cultura di Pace.
In sincronicità si è sviluppato in parallelo l’intervento di Bruce H. Lipton, un conferenziere di primo piano per quanto concerne i legami tra scienza e comportamento. Biologo cellulare per formazione, ha insegnato Biologia Cellulare presso la facoltà di Medicina dell’Università del Wisconsin e si è dedicato in seguito a ricerche pionieristiche alla School of Medicine della Stanford University. Le sue rivoluzionarie ricerche sulla membrana cellulare hanno precorso la nuova scienza dell’epigenetica e hanno fatto di Lipton una delle voci più note della nuova biologia.
Gregg Braden, nel ringraziare gli organizzatori Silvano Paolucci (Pres. Ass.ne “Devachan”) e i suoi collaboratori, si è rivolto al pubblico astante, apprezzandone le qualità conoscitive verso la comprensione della scienza contemporanea, sottolineando che la “diversità” dello stesso, lo unisce nel comune denominatore riguardo la visione olistica del mondo. Il lavoro del seminario, da lui svolto nell’arco delle due giornate, è stato permeato dal concetto di base,contenuto nel suo ultimo libro ”La scienza dei miracoli”, sul grande potere del pensiero e della sua influenza nel campo magnetico e di come lo stesso possa determinare comportamenti, in una direzione o in un altra, a seconda dei sentimenti e delle credenze. Ha esordito puntando il dito su come le visioni della Scienza contemporanea, occidentale, basata su concezione Newtoniana, in parte siano errate, e che questi errori si riflettono sul nostro modo di agire e di pensare mentre invece un’inversione di rotta, dalla quale si evince che tutto è interconnesso, e che la materia non è scissa dallo spirito, ora si sta indirizzando verso un cambiamento epocale.
Riferendosi al linguaggio delle emozioni, provenienti dalla sfera affettiva, che agisce sulla materia modificandola, ha citato lo scienziato giapponese Masaru Emoto, mostrando immagini di come l’acqua risulti influenzabile nel formare cristalli differenziati secondo le vibrazioni, positive o negative, ricevute. Si è soffermato sul collegamento cuore -cervello e di come le parole “apprezzamento” e “gratitudine” sensibilizzino sostanzialmente lo stesso, creando una chimica positiva. Ha aggiunto che, poichè gli” Esseri viventi,” costituiti da “energia”, generatori di onde elettromagnetiche,sono collegati tra loro in vibrazione sincronica, il cui collante è determinato dalla” Coscienza”, solo cambiando i propri condizionamenti, come ad esempio la paura, o le proprie emozioni, si può modificare il Dna che trasforma la materia. Collegandosi a testi esseni ha sottolineato che emozione, pensiero e sentimento sono le chiavi essenziali dell’effetto della preghiera, perchè la creazione risponde al modo del sentire umano ed i miracoli possono accadere solo in virtù di una forte suggestione nell’indirizzo del proprio pensiero in connessione tra mente e spirito.
L’essenza di una nuova concezione di preghiera si basa su una visione olistica, in cui non esiste separazione ed unica è la forza sacra e divina che regge la creazione, mentre una visione, centrata su una percezione dualistica di giudizio “buono o cattivo”, influenza la chimica del nostro corpo provocando una disarmonia che porta allo squilibrio psicofisico. Ha mostrato l’esempio che quando più persone si concentrano su un obiettivo, emanando pensieri positivi, si ottengono immediati effetti benefici con conseguente cambiamento della materia, riferendosi ad un nuovo progetto che si chiama” Coerenza globale” al quale tutti possono partecipare. I contenuti di tale progetto si trovano sul sito: www.heartmath.org.
L’intelligenza del cuore umano e la potenza del campo magnetico che lui stesso genera è di grande interesse all’Istituto di HeartMath perché i ricercatori, connessi con un quadro internazionale di individui ed organizzazioni,sono convinti che presto si possa offrire il veicolo perché la massa possa conseguire con una cooperazione globale la salute del nostro pianeta. Attraverso la coesione del cuore su una scala globale, la famiglia umana finalmente può realizzare la saggezza e la volontà per risolvere i suoi più grandi problemi.
Ha proseguito su questa onda vibrazionale la relazione di Bruce Lipton nell’evidenziare il nostro ruolo di cocreatori perchè comprendendo il linguaggio del cuore umano si può avere la capacità di cambiare il mondo, creando la pace.
Ha aggiunto che i misteri delle credenze, dai monasteri del Tibet e dell’Egitto, saggezze antiche da cui si possono trarre insegnamenti, cambieranno la nostra vita e il modo di pensare.
Per capire il linguaggio dell’Universo bisogna comprendere la saggezza dei maestri spirituali, quali Gesù, Budda, ed altri, e che la forza che lo collega è la “Compassione”, ovvero la capacità di vedere il mondo non attraverso i propri giudizi ma attraverso il cuore.
Questo periodo della storia sta vivendo un particolare momento unico negli ultimi 5000 anni, problemi di nuovi virus, esaurimento delle risorse biosostenibili etc. Per 300 anni la credenza è stata incentrata sul concetto di separazione e che nessun effetto,di ciò che produce il linguaggio delle emozioni e dei sentimenti,possa determinarsi sulla materia.Ha citato Max Plant che ha definito il nuovo campo :la mente di Dio, intendendo lo stesso come ponte tra il nostro ponte interiore ed esteriore. La realtà è come ciascuno la costruisce, attinente a ciò in cui crede, con la possibilità di diventare allo stesso tempo osservatori positivi o creatori potenti,.concordando con la tesi del fisico John Wheleer che ha definito l’Universo”partecipatorio e non osservatore”.
Ha mostrato immagini di persone ultracentenarie e i loro segreti per rimanere giovani : Compassione, olio d’oliva, amore per la famiglia sono state le risposte delle stesse.
Ha messo in evidenza come l’atomo quantico determini energia elettromagnetica quando viene alimentato da emozioni umane, e l’organo che risponde più fortemente nel creare un campo è il cuore, 5000 volte più del cervello, sottolineando che la comunicazione è tanto più ottimale se c’è Coerenza.
Si è dilungato,con cognizione di causa,sulla composizione dell’atomo, sostanzialmente neutro ma che attivandosi diventa generatore di onde energetiche, positive o negative, e dei segreti della cellula umana in relazione a come un suo comportamento, influenzato da uno stato percettivo delle sollecitazioni dell’ambiente, modifica la struttura molecolare genetica, concludendo che i geni non controllano la biologia bensì è l’ambiente che controlla i geni.
La medicina ufficiale, di concezione Newtoniana, ancora oggi riconosce solo la materia mentre quella quantica legge e verifica le frequenze del campo energetico del malato, deducendo che la guarigione è strettamente collegata alla connessione corpo-mente- spirito.
L’evento in questione che ha posto in risalto l’unicità dell’Universo, quale organismo vivente, tramite questi due grandi protagonisti come Gregg Braden e Bruce Lipton, ha avuto il medesimo risultato di partecipazione e consenso di pubblico per gli altrettanto qualificati relatori, in programma il giorno prima,come Giuliano Falciani, giornalista e ricercatore indipendente nel campo delle scienze umanistiche, filosofiche e spirituali, fondatore dell’Associazione Culturale SaraS con sede a Pisa, Silvano Paolucci, ricercatore, fondatore Ass.ne Devachan e il Prof.Vittorio Marchi docente di fisica, autore dei libri: l’Uno detto Dio e la Scienza dell’Uno”.
In particolare, la relazione di Falciani, nel ricordare il suo maestro e ricercatore Eugenio Siracusa, ha posto l’accento sulla trasformazione del pianeta terra in atto, facendo cenno anche alla profezia Maya del 2012 che prevede, oltre a un cambiamento sostanziale dell’asse terrestre, foriero di trasmutazioni climatiche e ambientali, anche il salto quantico coscienziale dell’essere umano ad altri livelli dimensionali.
Silvano Paolucci ha evidenziato,con la sua relazione: “la Mer ka ba e il conseguimento finale :il corpo di luce, il Cristo dentro di noi”, come l’essere umano, risvegliando la sua essenza divina, da “Essere di luce”, acquisisca la consapevolezza della sua “Coscienza cristica”.
Il Prof. Marchi, autorevole conferenziere su tematiche di scienza e spiritualità per l’evoluzione di una nuova coscienza, ha esordito parlando della forza dell’Amore, in quanto pulsione emotiva, sentimentale, la cui parola deriva dal latino A-mors (no morte ma vita), proseguendo poi sulla causalità delle malattie che affliggono il genere umano, attribuendo al concetto di dualità, nel quale l’uomo si rapporta, la responsabilità relativa. Ha inoltre sottolineato come in questa ottica un programma intelligente, inserito nel cervello umano, ci porta a vedere il 2 anziché l’Uno, dove tutto non è più nostro, e riferendosi al Padre nostro che sei nei cieli, nota preghiera cristiana, questa sarebbe di errata impostazione in quanto l’originale versione aramaica parla di Padre nostro che sei ovunque….Ha concluso il suo brillante escursus polarizzando l’ attenzione della gente sul concetto di “interconnessione” del Tutto Esistente come unico mezzo per rientrare con COSCIENZA nel reale progetto vitale dell’ Universo, cioè nell’ armonia del processo divino originario, da cui derivare una nuova Scienza dell’ Unicità Infinita del Cosmo, (la Scienza dell’ UNO), in grado di descrivere sia l’ Infinito che la Coscienza., per cercare di rientrare nei canoni giusti di uno sviluppo di un mondo che altrimenti non funziona.
Gabriella Lavorgna – Pres. Fondazione “Il Mandir della pace: il tempio dell’Uno” Onlus
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