Sai Baba straordinario -Una risposta agli scienziati sul tema”la vita e le sue origini” Relazione di Gabriella Lavorgna-Pres.Ass.ne “Il Mandir della Pace”
Si è svolto a Roma, nella sala della Protomoteca in Campidoglio dal 12 al 14 nov.2009, un convegno su”la vita e le sue origini”, promosso dal Centro Bhaktivedanta Institute , un centro internazionale sugli studi vedici in Calcutta., diretto dal Dr.Singh, scienziato di chimica organica.
Esponenti del mondo scientifico internazionale e leaders religiosi di differenti tradizioni si sono confrontati sul significato e sulle finalità dell’esistenza,iniziando dalle concezioni prettamente scientifiche ed alternandosi nel dibattere su sessioni relative alla cosmologia ed alla cosmogonia della vita, toccando la sfera della scienza di Dio e della nuova biologia, per giungere alle conclusioni di nuove prospettive per il futuro.
La maggior parte degli studi scientifici ,svolti per rispondere all’eterno interrogatorio che l’essere umano si pone sulla vita e la sua origine, parte generalmente dal preconcetto che la materia si sia formata per un complesso di reazioni molecolari della stessa, trascurando la sua essenza spirituale.
Nel caso specifico le motivazioni , ispiratrici del tema portante, hanno determinato la volontà di acquisire l’importanza di nuovi paradigmi ,utili alla crescita interpersonale di una società che affronta il terzo millennio , significando che ogni ricerca, effettuata in tal senso, sia con criteri di studio dalla scienza moderna, sia tramite una rivisitazione ,interpretativa delle sacre scritture rivelate, possano essere strumento, con il loro autonomo contributo, per favorire lo sviluppo di una cultura di Pace.
Lo scopo del convegno, con l’esaminare la vita e le sue origini per mezzo di un approccio interdisciplinare tra scienza e spiritualità, ha introdotto il principio che la vita è una particella di Dio e che tutto è interconnesso.
Inoltre ,nell’analizzare i dati scientifici in un’ottica religiosa, seppur diversificata nelle asserzioni degli autorevoli rappresentanti delle varie fedi, ha offerto spunti di riflessione e di stimolo a nuovi progetti di ricerca, per un approfondimento sul significato della vita e del suo scopo, in rapporto alla coscienza ed alla conoscenza di Dio.
Il Bhaktivedanta Institute ha invitato i relatori di fama mondiale, intervenuti, a perpetuare il dialogo tra le due categorie per far sì che tra le due visioni, l’una prettamente rivolta all’aspetto materialistico, l’altra fideistica e spirituale, ci possa essere un’integrazione ,correlata al raggiungimento di un’ottica olistica , a beneficio del mondo contemporaneo .
Tutto ciò premesso fa da sfondo alla mia testimonianza , che di seguito enuncio:
“Alcune rappresentanti del Mandir della Pace, compreso la scrivente, hanno partecipato al convegno, svoltosi nell’arco di tre giorni.
Una di loro , devota di Sai Baba, all’inizio del meeting, aveva manifestato a noi, comuni amiche , il proprio disappunto per non aver riscontrato tra i relatori qualcuno che dichiaratamente facesse riferimento al pensiero di un maestro spirituale vivente, per l’appunto Sai Baba, sul principio della vita ed il suo scopo, il cui messaggio sarebbe stato sicuramente di grande efficacia per avere maggior chiarimenti sull’argomento in questione.
Buona parte delle relazioni esposte comunque ponevano in evidenza il pensiero vedantico, in linea con quanto attualmente proclama Sai Baba in merito a questa tematica.
Il giorno seguente questa devota , dal nome Raffaella, ha dovuto allontanarsi per qualche ora dalla sede del convegno per motivi di lavoro e “casualmente”,costeggiando un muretto,si è sentita fortemente attratta da un libro sgualcito, mancante di copertina, sporco di terra , depositato in stato di abbandono su quel parapetto.
Incuriosita ha iniziato a sfogliarlo e con grande meraviglia ha scoperto che l’autore era Sai Baba, il titolo :”il fiume delle Upanishad”, edito da Mother Sai, in lingua italiana e con l’indicazione di un prezzo in Rupie(150).(doveva essere molto vecchio anche se non era visibile la data di stampa)
Le upanishad sono i testi sacri dell’induismo che trattano tematiche di metafisica…
La cosa ancora più sorprendente è stata quando ,aprendo il libro a caso, la pagina portava su delle linee rimarcate ed evidenziate in giallo, la risposta chiara ed inequivocabile sulla origine della creazione e lo scopo della vita.
Tornata nella sala convegno Raffaella ci ha raccontato l’accaduto ed io , dopo aver provato la stessa eccitazione perché il maestro si era manifestato in quel modo così singolare ma particolarmente significativo, ho subito pensato che questa testimonianza doveva essere riferita ai presenti pubblicamente ed in quella stessa sede ma non trovavo l’aggancio per poterlo fare.
Abbiamo un attimo esitato per timore di non essere credute o magari di essere qualificate di parte per voler a tutti i costi inserire Sai Baba e quindi , pregandoLo di darci un ulteriore segnale, abbiamo atteso il momento adeguato.
Il giorno dopo, mentre i lavori stavano per volgere al termine e ciascun relatore doveva trarre le proprie conclusioni sul tema , l’ultimo scienziato, il Prof. Vittorio Marchi, docente di fisica all’Università La Sapienza di Roma, ha invitato i presenti a riflettere sul rapporto di sincronicità e di non causalità del caso, con la motivazione che siamo “Uno” , dandomi lo spunto di poter intervenire per fornire questa testimonianza quanto mai pertinente .
Il testo evidenziato riportava il seguente messaggio:
“Quando la mente è attratta dal conoscere il Signore , tutti i desideri inferiori si riducono e spariscono, e si raggiunge la conoscenza dello Spirito.
Solo lo Spirito Supremo, la Suprema persona è Eterno, Reale e Puro; è l’Ispiratore delle azioni e il dispensatore delle loro conseguenze.La sillaba OM è la freccia, Brahman il bersaglio.
Non dovete far altro che distogliere quella coscienza dal mondo oggettivo,ed allenarla a meditare sulla OM con concentrazione.Meditate sullo spirito
e su come non venga alterato dal sè individualizzato benchè lo attivi e sia in esso e con esso.
Egli è il Respiro del vostro respiro , è al di là della portata dell’ascetismo.Può essere conosciuto solo da un intelletto libero da ogni traccia di attaccamento e di odio, di egoismo e di senso di possesso.
Solo la conoscenza può dare la realizzazione del Sè.
Distogliete la mente dal mondo sensoriale servendovi del discernimento e del distacco.
Dovete estendere l’inerzia che caratterizza la mente durante il sonno profondo, trasformandola in un’attitudine mentale permanente.
Siate fermi nella convinzione che il mondo è irreale, ed allora potrete aspirare alla Pace Suprema e alla libertà dalla paura.
Il mondo esteriore è creato dalla nostra stessa mente.
Poichè lo Spirito Universale è la Vera ed Unica Realtà di “ogni singolo Spirito”, in lui non possono esistere cause ed effetti, desideri e appagamenti propositi e frutti.
Il Testimone non ha principio nè fine, non è vincolato da doveri e obblighi, da concetti di bene e male. Essere fermamente consapevoli di questa Verità conduce alla liberazione dai legami del mondo.
Così si è concluso il convegno con la dimostrazione in diretta che Dio è onnipresente e che si serve dei suoi strumenti per manifestarsi a chi ha occhi per vedere ed orecchie per sentire!….
Gabriella Lavorgna Pres.Mandir della Pace