Swami Roberto:In Occidente brilla una stella il cui raggio di luce si collega ad Oriente.
Noi del Mandir della Pace abbiamo raccolto questa testimonianza , da persone che hanno assistito a quanto enunciato, e desideriamo sottolinearla perché ci è sembrata significativa nei contenuti. Prima di passare al racconto apriamo una parentesi per descrivere chi è il M° Roberto di cui si parla.. Questo personaggio , dal grande potere carismatico e taumaturgico ,fondatore di “Anima Universale – Movimento di Unione Spirituale”, simbolo di Ecumenismo in Occidente, con sede a Leinì(Torino), basa il suo insegnamento sulla Religione dell’Amore Universale, in conformità al principio che non esistono separazioni di credo, linguaggi, razze e barriere sociali., in quanto Dio è padre e madre di tutte le genti. La Carità, la Fratellanza, la Non violenza, la Rettitudine sono i cardini della sua missione che si propone di mostrare la via per riscoprire Dio nella propria coscienza Rappresenta quindi per le sue caratteristiche, il filo d’amore che lega e collega la luce divina Onnipervadente, da Oriente ad Occidente, che, in profonda similitudine di comunione di intenti, lo rapporta al maestro spirituale indiano Sai Baba . Per maggiori informazioni si consiglia di visitare il sito: www.animauniversale.it Ed ecco la narrazione del fatto: Davide e Stefano, due discepoli del Maestro Roberto, si trovavano per la prima volta in India per svolgere un importante missione umanitaria, in favore dell opera di Suor Nancy Pereira, che vive nei pressi di Bangalore. Approfittando dell occasione, si recarono a visitare l Ashram di Sai Baba a Brindavan., poco distante da lì. In attesa del Darshan erano seduti in prima fila e Davide stava leggendo il nuovo libro di Anima Universale. Un libro contenente pensieri e insegnamenti spirituali del Maestro Roberto. Entrambi erano venuti a conoscenza che in quei giorni, , Sai Baba non avrebbe concesso interview, poiché era il periodo dedicato agli studenti, pertanto la speranza di avvicinare Swami in questo senso era alquanto vanificata.Erano le sette e, come tutte le mattine, il Darshan incominciò con il passaggio di Baba tra la folla.Davide vide che Swami già da lontano lo stava fissando. Raccogliendo lettere qua e là, con lo sguardo costantemente fisso su Davide, Swami gli si avvicinò fino a raggiungerlo. Si fermò davanti a lui, continuando a fissarlo per qualche interminabile secondo… poi posò lo sguardo sul libro che Davide aveva in mano. Sai Baba stese la mano, pose il suo palmo sul libro e dopo qualche istante di assorto silenzio disse con grande dolcezza: “I keep that”.Gli occhi di Baba e Davide si incontrarono nuovamente e con un sorriso Swami lo salutò, continuando il Darshan. Considerando che in quel periodo era rarissimo che Baba si fermasse a scambiare parola con qualcuno dei presenti, molta gente che aveva sentito essendo seduta vicino a Davide, si rivolse a lui con entusiasmo, spiegandogli che ciò che era accaduto era da annoverare come un evento davvero speciale. Alla luce di questo singolare episodio ogni considerazione in merito appare superflua. La sintesi che comunque ne scaturisce crediamo sia quella di aver tangibilmente avuto un’ennesima dimostrazione di Unità, seppur nella Diversità delle forme, ed una conferma che le ali dello spirito non hanno confini !… -consulta il sito www.Anima Universale.it——————————————————————————